Retail e mondo casa: un rapporto in evoluzione - Weissestal

Retail e mondo casa: un rapporto in evoluzione

Che cosa sta succedendo a livello di tendenze nel retail contemporaneo e nel visual merchandising?

Homi Milano ha voluto riflettere su questa domanda in un webinar dai contenuti molto interessanti. Il 16 febbraio scorso alcuni esperti del settore, moderati da Marina Bassi, caporedattore retail delle riviste GDO Week e Mark Up, hanno portato il loro contributo e la loro esperienza, che vi proponiamo in questo articolo.

Claudia Baldi, architetto e docente presso la Scuola del Design del Politecnico di Milano, ha sottolineato che ci troviamo ormai in una fase di cambiamenti necessari e irreversibili, ai quali la pandemia ha contribuito a dare una notevole accelerata.

Entrano ora in campo parole come “omnicanalità” e “phygital”, in una fusione fluida tra reale e virtuale e in un flusso continuo di relazioni ed esperienze, che passano dal grande numero di dispositivi che ciascuno di noi ha a disposizione. Il cliente non è più uno “spettatore” a cui somministrare esperienze preconfezionate, ma un regista della propria esperienza, capace di plasmarla a suo piacimento, assumendo un ruolo centrale nel processo di acquisto.

I social, poi, se utilizzati con consapevolezza e in sinergia con la propria attività, apportano un valore aggiunto e possono essere considerati sempre più “come una bellissima vetrina ad angolo posizionata nel viale principale del mondo in un sabato pomeriggio di sole”: tutti la vedono! Come vetrina sul mondo, dunque, danno la possibilità di amplificare il racconto di ciascun brand e di un prodotto, creando un potenziale molto importante.

Quindi qual è il ruolo del negozio fisico?

Lo spazio fisico deve continuare a ritagliarsi un suo ruolo, ma seguendo le nuove regole del gioco, diventando un luogo in cui trasformare tutte le esperienze in relazioni. Se online troviamo più “prodotto” e meno “emozione”, nello spazio fisico è il contrario: meno “prodotto”, più “emozione”, più relazione, da sviluppare anche attraverso eventi, momenti di incontro e attività. Il processo d’acquisto ora impone anche la definizione di un racconto da comunicare al cliente, che non acquista semplicemente un prodotto, ma ciò che il prodotto può fare per lui


"
Essere comprensibili per essere acquistabili"

Ecco allora che entra in gioco il visual merchandising, spiegato da Emanuela Franzese, Visual Merchandising & Visual Design Consultant, per definire meglio le relazioni fisiche ed emotive di un cliente all’interno di uno spazio. In un mondo che è sempre più complesso, si dovrebbe creare uno storytelling chiaro e scenari che contengano lo spazio dell’esperienza.

Focus del visual è quello di attrarre il consumatore, spingerlo all’acquisto e possibilmente farlo ritornare. Diventa essenziale lavorare anche su luci e colori e sulla digitalizzazione, ma con coerenza: il negozio fisico deve rispecchiare la sua identità digitale trasmessa attraverso i social.

Il dettaglio è l’arma vincente

Esposizione, punti focali, sensazioni, sono dunque le parole chiave per l’organizzazione del visual. Il dettaglio nello spazio espositivo si fa ricordare e rimane nella mente del cliente anche a distanza di tempo. Quindi ok alla creatività e a corner allestiti a tema, in cui il contenuto e il contesto sappiano creare uno scenario emozionale e narrativo.

Per tutti, il tema principale è essere attrattivi e distintivi, per differenziarsi non solo dai competitor diretti, ma anche dall’online, nemico-amico, ma che certo richiede proprie logiche e strutture.

  • Per chi fosse interessato alla visione integrale del webinar: www.homimilano.com
Dal blog

Sos regali di nozze

Dal blog

Very Peri: il colore del 2022 sulla tavola con Cottage Violet

Dal blog

Tangram, la magia della bellezza artigianale

Dal blog

Bellezza e bontà nel piatto: la cucina di PapillaMonella