New Retail Experience: come sta cambiando il mondo… - Weissestal
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New Retail Experience: come sta cambiando il mondo del retail?

Nell'ambito della special edition della fiera Homi, che si è tenuta a Milano dall'11 al 14 marzo, è stato analizzato il cambiamento che ha interessato il comportamento del consumatore negli ultimi tempi, ponendo l'attenzione sul passaggio dallo shopping all’esperienza emozionale. 

In collaborazione con Platform Architecture and Design, la riflessione è partita dall'intervento di Alessandro Lorenzelli, dirigente esperto di business e strategia e fondatore di Deconstruct, una rete indipendente di consulenza, che ha sottolineato come l'idea di retail oggi debba includere tante differenti sfumature in più rispetto al passato. 

In seguito alla pandemia, che davvero ha sconvolto il mondo intero e le nostre vite, modificandole nel profondo a partire da cambiamenti impercettibili fino ad arrivare a mutamenti epocali nel modo di vivere, l'uomo si è riscoperto al centro di tutto, con i suoi bisogni e le sue esigenze. E proprio l'uomo è da porre al centro dell'analisi dedicata al cambiamento dell'esperienza retail. Non è più l'idea di vendere a governare le strategie di un negozio, ma sono pulsioni, desideri, esperienze, aspirazioni e bisogni del singolo.

Ecco le parole di Lorenzelli: "La pandemia ha dato senso agli estremi e ha sottolineato l'importanza di essere "rilevanti", significativi, e nel retail questo si percepisce sempre di più, nella necessità di donare qualcosa allo stile di vita del cliente e non di assicurarsi consumi". 

Entrare in un negozio fisico non è più un "semplice" atto d'acquisto di un bene, ma diventa molto di più: un'esperienza a tutto tondo che comprende la possibilità di vivere emozioni, di toccare con mano un prodotto, di interagire con altre persone. Il negozio non è più un luogo in cui vendere, ma si trasforma in una piattaforma esperienziale che va a sovrapporsi e a interagire attivamente con tutte le altre piattaforme online. 

Oggigiorno, l'esperienza di acquisto parte sia dall'online che dall'offline, offrendo una customer journey trasversale: si compra online dopo aver visto ciò che piace in negozio e, viceversa, quando si vede qualcosa che piace online si va poi a finalizzare l'acquisto in negozio per accertarsi della sua qualità. 

Ecco allora che emerge di nuovo il plus del negozio fisico, quel "toccare con mano" che diventa un'importantissima carta da giocare nel mondo del retail contemporaneo: all'interno di uno store tutto passa dalla multisensorialità, i cinque sensi sono coinvolti nell'esperienza di acquisto e ogni minimo dettaglio influisce sulla finalizzazione dello stesso. Raccontare il prodotto, oggi, non è compito esclusivo dei social. Lo storytelling passa anche da una bella vetrina, da un'esposizione curata e da corner tematici capaci di vendere, insieme al prodotto, anche un'ispirazione

Gli interventi di Stefano Cellerino (Fase Modus), Ilaria Marelli, Architetto, designer, e lecturer presso il Politecnico di Milano e NABA, Diego Granese, architetto e designer italiano e Valerio Campi (Obicua) hanno completato la riflessione portando esempi reali di incontro proficuo tra online e offline e di realtà che hanno saputo creare esperienze all'interno di uno store fisico. Il prodotto da vendere, o da degustare, lascia spazio al servizio al consumatore, che diventa vero fruitore protagonista. 

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