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29 settembre: giornata della consapevolezza degli sprechi alimentari (e non solo)

Il 29 settembre è convenzionalmente fissata la giornata mondiale di sensibilizzazione e consapevolezza sulle Perdite e gli Sprechi Alimentari. 

Il momento storico che stiamo vivendo ci spinge verso un cambiamento radicale delle nostre azioni, per salvare il salvabile e per poter vivere in maniera più sostenibile, avendo a cuore la salute del nostro Pianeta. La perdita e lo spreco di cibo minano seriamente i nostri sistemi alimentari e basterebbe davvero un'attenzione in più nella nostra vita quotidiana per evitare sprechi e comportamenti errati. 

Ne abbiamo parlato con Cristina Mauri - GoodFoodLab per capire meglio cosa ciascuno di noi può fare per dare vita a un cambiamento positivo. 


Come possiamo pianificare al meglio la nostra spesa?

Ripensare alla nostra spesa - a come la facciamo, cosa scegliamo e dove acquistiamo più frequentemente - è forse il primo step per evitare gli sprechi alimentari nelle nostre case. Ma anche gli sprechi legati al packaging! Sembrerà un consiglio banale, ma al momento della spesa bisogna arrivare super-preparati, con le proprie borse riutilizzabili ma soprattutto con una bella lista. Da stilare dopo aver controllato quello che c’è in frigo e in dispensa per evitare di acquistare alimenti che già abbiamo e che rischiano poi di essere sprecati, e preferibilmente dopo aver pianificato i pasti, o almeno una parte. E poi bisogna saper resistere alle offerte del supermercato - a meno che non si tratti di alimenti a lunga conservazione o che sappiamo per certo di consumare nel breve periodo. E bisogna avere un occhio di riguardo anche a cosa ci portiamo a casa oltre agli alimenti, perché molto spesso gli imballaggi possono essere evitati o ridotti.

Hai qualche consiglio utile per evitare gli sprechi in casa, nella nostra routine quotidiana?

Di esempi ce ne sarebbero tantissimi, ma visto che siamo in un periodo di forte crisi energetica e idrica, ci sono diverse cose che possiamo fare per risparmiare un po’ queste risorse. Per esempio, togliere le spine e spegnere gli interruttori degli apparecchi elettronici anche se sono in stand-by, oppure chiudere l'acqua quando non serve: mentre spazzoliamo i denti o sotto la doccia mentre ci insaponiamo. Utilizzare i programmi eco dei nostri elettrodomestici fa la differenza: è vero, durano più tempo, ma sono più efficienti. Allo stesso modo, fare il bucato a una temperatura più bassa ha un grande impatto: circa il 90% dell’energia usata dalla lavatrice è per scaldare l’acqua, perciò usare cicli di lavaggio a freddo riduce notevolmente il consumo di energia e quindi delle emissioni di CO2. Ed è pure più economico!

Come possiamo riutilizzare anche quelli che apparentemente sono scarti, come ad esempio gambi e bucce?

Le parti che comunemente consideriamo “scarti” come bucce, foglie esterne e gambi di frutta e verdura sono una vera risorsa in cucina e a volte riescono anche a stimolare la creatività. 

  • Con le bucce di patate e carote da agricoltura biologica preparo delle chips croccantissime perfette per l’aperitivo: basta lavarle bene, condirle con olio, sale e spezie e farle cuocere in friggitrice ad aria o in forno per qualche minuto, finché non sono croccanti. 
  • I gambi sono troppo spesso sottovalutati: contengono tanto sapore, fibre e nutrienti. Quelli dei broccoli, per esempio, finiscono sempre nelle vellutate o nelle polpette. 
  • Per foglie esterne e gambi duri e fibrosi, come quelli degli asparagi, è super prezioso l’estrattore: li passo ed estraggo il loro succo da utilizzare poi per insaporire un risotto. 
  • Le bucce di agrumi poi sono così versatili che è un peccato buttarle: ogni volta che uso un limone, ne ricavo poi la buccia con un pelapatate e la metto in freezer o la faccio seccare. A volte è sufficiente cambiare il punto di vista e pensare agli scarti come una opportunità da valorizzare!

Un mondo più green è il sogno di noi tutti, tu hai scritto un libro dedicato a una cucina più sostenibile, ma la salute del nostro pianeta è ancora precaria. Come possiamo vivere più consapevolmente a partire dalla nostra vita quotidiana?

Il primo passo è proprio prendere coscienza di come il nostro stile di vita abbia impattato sulla salute del pianeta, letteralmente distruggendolo per consumarne le risorse. Dall’altra parte, però… se noi siamo il male, possiamo anche essere la cura! Ci sono così tante azioni - da compiere e sperimentare tutti i giorni - che possono avere un impatto positivo: evitare la plastica monouso, riciclare bene i propri rifiuti, staccare le spine dagli elettrodomestici,… e naturalmente mangiare (più) vegetale sono tutte piccole abitudini che possiamo facilmente portare nella nostra vita per influenzare il cambiamento.


Regalaci una “ricetta del riciclo” assolutamente da provare…

Uno degli ingredienti che nelle nostre case si spreca di più è il pane. Ed è un vero peccato, perché oltre a grattugiarlo, può essere la base di tantissime ricette deliziose, sia dolci che salate! Avete mai provato a fare il French toast? In francese si chiama “pain perdue” ed è un piatto povero, realizzato con pane raffermo, proprio per non perderlo.

Ecco come lo preparo io: 

verso 100 ml di latte di soia in un piatto fondo e aggiungo un cucchiaio di semi di lino tritati e 1/2 cucchiaino di cannella. Mescolo e lascio riposare per 15/20 minuti. Scaldo una padella con un cucchiaio di burro vegetale (io ne uso uno a base di olio d’oliva, ma anche olio di cocco va bene), inzuppo le fette di pane raffermo nel latte di soia e poi cuocio le fette di pane in padella, da entrambi i lati, per qualche minuto. Servo con frutta di stagione e sciroppo d’acero o miele.

  • Per saperne di più e per tante utili tips su alimentazione sostenibile e vita green: www.goodfoodlab.it
  • Instagram: good_food_lab
  • Il libro di Cristina Mauri: Semplicemente Green. Ricette veg, buone e sostenibili per tutta la famiglia. Red Edizioni.


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